Preludi by Marco Marziali

Preludi by Marco Marziali

autore:Marco Marziali [Marziali, Marco]
La lingua: eng
Format: epub
editore: AUGH! Edizioni
pubblicato: 2019-05-23T21:00:00+00:00


Nutrizione parenterale

“Allegro Molto”

A Maria Rita

Sono davanti alla sacca di nutrizione parenterale del piccolo Sultan.

È un liquido bianco che dovrebbe contenere un po’ di tutto. Leggo: Acqua, SMOFilipid, Glucosio 50%, Sintamin 10%, Soluvit, Vitalipid bambini, Insulina… Anche oggi questo “passa il convento”.

Lui ha fame, vorrebbe mangiare un piatto cucinato da sua madre o da sua nonna, e questo è un buon segno di sicuro.

Tuttavia, dopo quello che è successo nel suo intestino, stiamo introducendo nella sua dieta pochi alimenti alla volta e ancora per molto tempo gli toccherà quella sacca biancastra.

Lui vorrebbe un kebab o addirittura qualcosa “da Mc”.

Magari solo delle patatine, ma deve accontentarsi di un poco di crema di riso con qualche pezzettino di pollo lesso.

Allora penso a quanto il cibo rappresenti una sicurezza ancestrale a cui aggrapparsi, e non solo per chi sta in un letto di ospedale dove comunque poter mangiare qualcosa già depone bene.

Un altro paziente, pakistano e più grande di lui, ogni giorno, alla fine della visita mi faceva vedere sul suo iPad le immagini dei cibi da lui preferiti. Diceva sempre che nel suo Paese si mangia benissimo e ogni volta cercava il permesso di trasgredire la dieta ferrea a cui era sottoposto con qualcosa di buono fatto da sua madre.

Per un’associazione d’idee la mia mente allora va dritta a qualcosa di molto più leggero, e cioè alle tante trasmissioni televisive di cucina – quasi sempre di “auto-umiliazione gastronomica”.

È una bellissima definizione sentita a Fahrenheit, il mio programma preferito, che parla di libri su Radio3 e che ascolto sulla via del ritorno a casa dall’ospedale, da sempre.

Mi riferisco a trasmissioni in cui grandi chef tirannici e spietati – nuove figure di spicco di questi tempi tristi – infrangono i sogni di giovani cuochi o pasticceri in erba o quelli di casalinghe in cerca di notorietà.

Ci sono poi i documentari che, analizzando gli ultimi dati di fantomatici studi e le proiezioni della scienza, dimostrano la ormai difficile “eco sostenibilità” della produzione di carne, mentre altri programmi mostrano persino le “truffe del cibo biologico”.

Poi la sera un canale digitale trasmette la vera attrazione dei bambini: Com’è fatto il cibo.

È tutto un versare e mescolare ingredienti in grandi contenitori che girano, con pompe che spruzzano il risultato gommoso e viscido su stampini e rulli scorrevoli, per poi finire nel solito e immancabile “processo di congelamento”, seguito dalla fase di imballaggio e di distribuzione nei grandi supermercati americani.

Comunque oggi tutti parlano di cibo e pretendono di conoscerne fino in fondo la struttura molecolare, e molti sono talmente imprigionati nella loro “ortoressia” che suscitano quasi compassione quando li senti dire che sgarrare vuol dire mangiare un normale piatto di pasta non integrale.

Se poi provi a farti una pizza Margherita sfiori l’eresia.

«I lieviti! Attenzione ai lieviti!».

Potresti spiccare anche tu il volo, “spinto” da una fetta di ciambellone!

Intanto la nostra nutrizionista Maria Rita, quando viene a preparare le sacche di parenterale per i pazienti, ci ricorda che per noi la migliore colazione rimane sempre il “pane, burro e marmellata” delle nostre nonne.



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